Pubblicato il 26/08/14e aggiornato il

Si dice "salvaguarda" o "salvaguardia"?

Eccoci ancora una volta di fronte alle mille sfaccettature della lingua italiana, talmente ampia e variegata che ogni termine, magari simile ad altri per composizione di consonanti e vocali, sembra apparirci come corretto.

Capita più spesso di quanto si possa immaginare. Infatti non ce ne accorgiamo sempre, sia quando scriviamo che quando parliamo. Andiamo avanti con i nostri discorsi, convinti di aver scritto (o detto) bene.
Quando però arrivano i dubbi, ecco che cerchiamo su vocabolari, dizionari o un motore di ricerca online, quale sia la forma più giusta.

Oggi vediamo di chiarire una perplessità che qualcuno ha recentemente manifestato, attirando la nostra attenzione.

Si dice "salvaguarda" o "salvaguardia"?

Prima di tutto leggiamo il significato del verbo "salvaguardare": indica la protezione attiva di un bene proprio o altrui.

Un chiaro esempio potrebbe essere il seguente: "Voglio salvaguardare i miei diritti". In pratica voglio tutelarli, proteggerli.

Dal verbo "salvaguardare", quindi, verrebbe automatico scrivere, tornando al quesito del nostro testo, "salvaguarda". Giusto?

No... sbagliato! Infatti la forma corretta è "salvaguardia", con la "i" al penultimo posto. L'altra versione, senza "i", non esiste nella lingua italiana.

Altre frasi d'esempio
  • La salvaguardia dell'ambiente (tutela del)
  • Salvaguardia della libertà
Salvaguardia è singolare femminile.

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