Scopriamo l'Abruzzo, un facile percorso tra storia e geografia, per gli alunni della scuola primaria e media inferiore.
La storia dell'Abruzzo
Tantissimo tempo fa, era abitato dai popoli italici, come i Sabini e i Marsi, che vivevano tra le montagne e coltivavano la terra. Durante l’Impero Romano, la regione era importante per le sue strade e i suoi prodotti agricoli. Nel Medioevo, nacquero borghi e castelli, come quelli di Santo Stefano di Sessanio, che sembrano usciti da una fiaba!
Ancora oggi, l’Abruzzo conserva tracce di queste antiche storie.
In questa regione sono nati personaggi famosi come il poeta latino Ovidio (nato a Sulmona nel 43 a.C.), lo storico Sallustio (nato ad Amiterno, oggi San Vittorino, nell’86 a.C.), il cardinale e politico Mazarino (nato a Pescina nel 1602), il poeta Gabriele D’Annunzio (nato a Pescara nel 1863) e il filosofo Benedetto Croce (nato a Pescasseroli nel 1866).
L’Abruzzo è una regione dell’Italia centrale. Il suo territorio si può dividere in tre zone da ovest a est: le montagne dell’Appennino, le colline e infine la costa. È una regione molto montuosa, attraversata da valli, pianure e fiumi.
Una terra tra monti e mare
L’Abruzzo si trova tra le montagne dell’Appennino e il mare Adriatico.
Nel centro della regione si trovano i monti dell’Appennino abruzzese, tra i più alti d’Italia. Il Gran Sasso, con il monte Corno, è il più alto e raggiunge i 2.912 metri. Altri gruppi montuosi importanti sono la Maiella (2.793 m), i monti della Laga, i Marsicani, il Velino (2.487 m) e la Meta.
Le cime più alte sono spesso coperte di neve in inverno e, nei giorni limpidi, si può vedere il mare Adriatico. Tra le montagne ci sono altipiani (come quelli di Roccaraso e Rocca di Mezzo) e conche (come Campo Imperatore), dove il terreno ha forme particolari per via dell’erosione dell’acqua nella roccia calcarea.
Ci sono anche grandi conche tra i monti, create da antichi laghi e fiumi. Le più importanti sono la conca aquilana (attraversata dal fiume Aterno), quella di Sulmona (con il fiume Sagittario) e la conca del Fucino, dove un tempo c’era il lago Fucino, poi prosciugato per coltivare il terreno.
Curiosità: il Gran Sasso è visibile dal mare in giornate limpide; il Campo Imperatore è chiamato "il piccolo Tibet" per la sua bellezza.
Dopo le montagne ci sono le colline, formate da rocce più morbide. Queste colline scendono dolcemente verso il mare e si fermano poco prima della costa. Sulle pendici delle colline sono frequenti le frane.
La costa è una stretta fascia di terra bassa, sabbiosa o ghiaiosa, a seconda di dove arrivano i fiumi. In passato non c’erano porti importanti, ma oggi lungo la costa ci sono molti centri turistici.
Il clima in Abruzzo
Il clima dell’Abruzzo cambia molto tra la costa e le montagne. Sulla costa e nelle colline vicine c’è un clima mite grazie al mare Adriatico. In montagna il clima è più freddo: in inverno cade molta neve e in estate l’aria è fresca. Le piogge sono più abbondanti in autunno.
Curiosità: in inverno si può sciare sulle montagne, mentre in estate si può andare al mare.
Idrografia. I fiumi abruzzesi
I fiumi più importanti dell’Abruzzo sono il Tronto, il Pescara e il Sangro. Non sono molto grandi, ma formano valli larghe dove vivono molte persone, soprattutto nei paesi e nelle cittadine che si trovano nelle conche e lungo la costa.
Le montagne più alte sono quasi disabitate, mentre le colline ospitano tanti piccoli paesi, spesso costruiti in alto per evitare frane e allagamenti.
Capoluoghi. Le città dell'Abruzzo
Il capoluogo della regione è L’Aquila, che si trova in una conca tra le montagne. Anche Avezzano e Sulmona si trovano in zone interne.
Sulle colline ci sono le città di Teramo e Chieti, mentre sulla costa si trovano Pescara (anch’essa capoluogo di provincia) e città più piccole come Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Francavilla al Mare, Ortona e Vasto. Questi centri, una volta villaggi di pescatori, oggi sono anche località di mare per vacanze.

L'economia della regione
Il turismo è molto importante per l’Abruzzo: le sue spiagge e le località di montagna attirano visitatori in estate e in inverno. Anche il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (nato nel 1923) protegge molte specie di animali e piante e attira turisti.
Curiosità: tra gli animali protetti, nel Parco Nazionale, troviamo l'orso marsicano e il lupo.
L’agricoltura e l’allevamento sono ancora molto presenti. Si coltivano cereali, patate, barbabietole, uva e si producono ottimi vini. Prodotti tipici della regione sono la liquirizia e lo zafferano.
In passato molti pastori praticavano la transumanza, portando le pecore in pianura d’inverno e in montagna d’estate. Oggi questo modo di allevare gli animali è quasi scomparso.
La pesca è poco sviluppata.
L’industria non è molto diffusa, ma ci sono alcune aree industriali, soprattutto lungo la valle dei fiumi Aterno e Pescara. A Pescara e L’Aquila ci sono alcune fabbriche e centri di ricerca. Nella Marsica, ci sono gli impianti di Telespazio, importanti per le telecomunicazioni.
Collegamenti, vie di comunicazione
Le principali linee ferroviarie attraversano la regione e si incontrano a Sulmona, collegando L’Aquila a Napoli e Pescara a Roma. Lungo la costa passa la ferrovia adriatica, che arriva fino alla Puglia.
Le autostrade migliorano i collegamenti: una segue la costa adriatica, un’altra collega Roma con L’Aquila e Pescara.
Treni e autostrade aiutano a viaggiare veloci tra le città e le montagne.
Dati
- Superficie: 10.831 km²
- Popolazione (2024): circa 1.280.000 abitanti
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