Pubblicato il 17/05/14e aggiornato il

Classificazione esseri viventi con il sistema Linneo

Linneo era un naturalista nato in Svezia nel 1707 e morto nel 1778. E' stato il primo a realizzare un sistema di classificazione degli organismi viventi che viene utilizzato tutt'oggi.

I punti principali del suo sistema erano
  • introduzione di categorie uguali e ordinate in modo gerarchico
  • utilizzo del latino per i nomi e della nomenclatura binomia
  • descrizioni brevi, meno di dodici parole

L'organizzazione gerarchica è composta da categorie con una struttura ad albero, come rami che si espandono sempre di più ad ogni differente livello. Oppure si può pensare ad una famiglia: in alto ci sono i nonni; i nonni hanno, ad esempio, quattro figli; ognuno di questi ha tre figli (che sono i nipoti dei nonni), e così via, espandendosi sempre di più.

Categorie del sistema Linneo

Pensate ad una piramide. In cima c'è solo una categoria, il "Regno". Il regno è suddiviso in "Classi". Ogni classe è costituita da "Ordini". L'ordine è formato da "Generi". Infine, il genere è costituito dalle "Specie".

In seguito, alcuni naturalisti introdussero altre categorie come Phylum (subito sotto il Regno) e Famiglia (sotto l'Ordine. Ecco qui uno schema grafico che rappresenta il sistema gerarchico ora descritto:


Ad esempio, il leopardo e la tigre mostrano numerose somiglianze, e infatti appartengono allo stesso Regno, Phylum, la stessa Classe, il medesimo Ordine, stessa Famiglia e Genere, ma Specie differente.

Altro esempio. L'uomo e l'orango non sono, come tigre e leopardo, dello stesso Genere; non sono nemmeno della stessa Famiglia. Tuttavia appartengono allo stesso Ordine.

Ancora. Uomo, leopardo, tigre e orango fanno parte della stessa Classe. Sono tutti mammiferi. La rana, invece, è di un'altra Classe, quella degli anfibi. Ma uomo, leopardo, tigre,orango e rana rientrano nel medesimo Phylum, ossia quello dei vertebrati, coloro che hanno uno scheletro interno. Le mosche, invece, avendo uno scheletro solo esterno, fanno parte di un altro Phylum.

Tra i gruppi che fanno parte del Phylum abbiamo:
  • Poriferi (circa 5.000 specie note)
  • Celenterati (10.000)
  • Platelminti (13.000)
  • Nematodi (12.000)
  • Anellidi (9.000)
  • Artropodi (1.000.000)
  • Molluschi (100.000)
  • Echinodermi (6.000)
  • Altri phyla (20.000)
  • Cordati (45.000)
I Poriferi e i Celenterati sono gli animali più semplici e vivono in acqua. I primi, le spugne, vivono sul fondo o attaccati agli scogli. Dei secondi fanno parte, ad esempio, i polipi e le meduse.
I Platelminti, i Nematodi e gli Anellidi non sono altro che i classici vermi. I primi sono quelli piatti, i secondi cilindrici e i terzi sono segmentati. I Platelminti, per l'alimentazione,  hanno una sola apertura, mentre Nematodi e Anellidi (ad esempio i lombrichi) sono dotati di bocca e ano.
Gli Artropodi, discendenti degli anellidi, hanno ottenuto un notevole successo evolutivo, riuscendo ad adattarsi in ogni tipologia d'ambiente. Come abbiamo visto, si contano circa un milione di specie diverse all'interno di questo gruppo. Si suddividono in cinque classi: crostacei (gamberi, aragoste, granchi), aracnidi (ragni, scorpioni, zecche), chilopodi (centopiedi), diplopodi (millepiedi) e gli insetti (mosche, farfalle, formiche...). Una loro caratteristica è l'esoscheletro, una "corazza" che li protegge, uno "scheletro esterno". Particolarità degli insetti: comparsa di ali e metamorfosi (una grande trasformazione del corpo).
I Molluschi, animali dal corpo molle, derivano dagli anellidi. Possiamo citare i gasteropodi (ad esempio chiocciole e lumache), i bivalvi (ostriche, vongole...), i cefalopodi (seppie, calamari, polpi).
Gli Echinodermi vivono in mare. Sono i ricci di mare, le stelle marine. Le loro caratteristiche: un corpo simmetrico a raggio (pensiamo alla stella marina) e il dermascheletro (uno scheletro "fuso" con la pelle).
Infine abbiamo i Cordati, suddivisi in urocordati, cefalocordati e vertebrati. I primi due sono animali invertebrati. I vertebrati sono dotati di colonna vertebrale e vengono suddivisi in sette classi: pesci cartilaginei e ossei, agnati (comunemente riconosciuti come pesci), rettili, uccelli, mammiferi, anfibi. L'uomo è un vertebrato e appartiene ai Cordati.
La categoria più conosciuta nel linguaggio comune è la Classe, in quanto è formata dai nomi che tutti noi utilizziamo solitamente per distinguere gli animali, ossia: mammiferi, uccelli, rettili, gli insetti...

Ogni essere vivente fa parte di un solo gruppo per ogni categoria.
Ogni categoria è formata da un numero di esseri viventi minore rispetto alla categoria superiore (tipico del sistema a gerarchie).

Potrebbe interessarti, sempre sull'argomento, la pagina su Esseri viventi: classificazione in Regni (animali e vegetali).

Il secondo punto di Linneo riguarda l'utilizzo del latino. Perché?
Era diventato indispensabile utilizzare una sola lingua per la classificazione degli organismi, poiché il diffondersi di differenti lingue (italiano, francese, inglese, tedesco....) aveva portato a chiamare un singolo esemplare in modi diversi, creando spesso confusione tra gli studiosi. Il latino era conosciuto da tutti coloro che studiavano, facevano ricerche ed erano dotti. Venne quindi automatico pensare ad utilizzare il latino per classificare un animale con un nome unico, riconosciuto a livello mondiale.

Mentre, per nomenclatura binomia s'intende l'utilizzo di due nomi latini, uno per il Genere (scritto in maiuscolo) e l'altro per la Specie (scritto in minuscolo). In questo modo abbiamo, ad esempio, che l'uomo è "Homo" di Genere e "Homo sapiens" di Specie. La mosca che tutti noi conosciamo è "Musca" (Genere) e "Musca domestica" (Specie).

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