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Medioevo: dalla Svizzera alla Polonia, un po' di storia

Dopo aver studiato, nei precedenti capitoli, la storia dei principali paesi europei nel corso del medioevo, spostiamo lo sguardo verso gli altri territori.

Faremo un ripasso veloce sulla Svizzera, la Danimarca, la Svezia, la Norvegia e la Polonia.

Svizzera nel medioevo


Inizialmente era un feudo sottomesso agli Asburgo (Austria). Nel 1308, dopo la famosa vicenda del leggendario Guglielmo Tell*, considerato un eroe svizzero (anche se non si è sicuri che sia veramente esistito), il popolo si ribellò agli austriaci ottenendo l'indipendenza di tre Cantoni (Schwyz, Uri e Unterwalden), dal Duca Alberto I.

Con la battaglia di Morgarten, nel 1315, altri cinque cantoni conquistarono l'indipendenza battendo Leopoldo d'Asburgo. Verso metà secolo l'Austria tentò nuovamente di riprendersi i territori svizzeri, senza successo: perse le battaglie di Sempach (1386) e Naefels (1389).

Dopo questi inutili tentativi agli svizzeri fu riconosciuta l'indipendenza. Il nome "Svizzera" deriva dal Cantone di Schwyz, primo territorio a ribellarsi.

Circa cento anni dopo, dopo la metà del 1400, anche Carlo il Temerario, duca di Borgogna, tentò di conquistare la Svizzera. Anche lui fu sconfitto, perdendo le battaglie di Grandson, Murten (1476) e di Nancy (1477).
*Guglielmo Tell, per punizione (non si inchinò passando vicino ad un cappello, simbolo austriaco issato nelle pubblica piazza), fu costretto a lanciare una freccia colpendo la mela posta sulla testa del figlio. Essendo un bravo arciere, colpì il bersaglio e riuscì a scappare dagli austriaci. Questa vicenda, secondo la leggenda, ha spinto gli svizzeri a ribellarsi per ottenere l'indipendenza.

Danimarca, Svezia e Norvegia nel medioevo


All'inizio dell'Alto Medioevo i paesi scandinavi (Danimarca, Svezia e Norvegia) erano divisi tra loro, indipendenti. Tra il XII (1100) e il XIII (1200) secolo il Regno di Danimarca, grazie a numerose conquiste, allargò il suo dominio lungo le coste del Mar Baltico. In seguito, però, dovette abbandonare i territori costieri della Germania, limitando i confini del proprio regno.

In Svezia, Goti e svedesi unirono le proprie forze sotto la dinastia dei Folkunger (1250), spostarono la capitale a Stoccolma e conquistarono la Finlandia (fine 1200).

La Norvegia, riunita in un unico stato nell'872 sotto la guida del primo re norvegese Harald, costituì numerose colonie, arrivando fino all'Irlanda e la Groenlandia. I famosi norreni, i vichinghi, grandi esploratori con navi straordinarie per l'epoca.

Tra il 1300 e il 1400 il Regno di Danimarca torna ad essere protagonista grazie alla regina Margherita I (nata nel 1353 e morta nel 1412), soprannominata Semiramide del Nord. Erede al trono di Danimarca e vedova del re Haakon VI di Norvegia (morto nel 1380), nel 1397 riuscì a unire i territori scandinavi sotto un unico stato, l'Unione di Kalmar.

Nel 1523, la Svezia, che non era molto contenta del dominio danese, si ribellò sotto la guida di Gustavo I Vasa, ottenendo l'indipendenza.

La Norvegia, invece, restò sotto il dominio della Danimarca fino al 1814, quando venne ceduta alla Svezia.

La Polonia nel medioevo


La storia della Polonia, nel periodo medievale, inizia con Casimiro il Grande (nato nel 1310 e morto nel 1370) che riunì tutti i vari ducati polacchi in un unico Stato (di cui fu sovrano dal 1330 fino alla sua morte) e tolse al Cavalieri Teutonici la Prussia orientale. Casimiro decise anche di istituire la capitale a Cracovia ed essendo particolarmente attento alla cultura, fondò anche la famosa università e ospitò molti artisti italiani, in modo da influenzare l'arte polacca con lo stile rinascimentale.

Morto Casimiro, ultimo discendente dei Piasti, la Polonia venne sottomessa all'Ungheria, con il re Luigi il Grande (dinastia degli Angioni), dal 1370 al 1382 (cioè fino alla morte del sovrano ungherese).

Dopo Luigi il Grande, il suo dominio venne diviso tra le figlie. A Maria andò l'Ungheria, mentre alla guida della Polonia gli succedette la figlia Edvige e poi il marito di quest'ultima, Ladislao II (principe di Lituania, dinastia degli Jagelloni).

Polonia e Lituania rimasero unite per quasi duecento anni, fino al 1572.

La dinastia degli Jagelloni riuscì ad ampliare il proprio potere arrivando a governare anche la Boemia e l'Ungheria, verso la fine del 1400.

I sovrani della Polonia non riuscirono mai ad avere un potere assoluto del regno, a causa delle intromissioni della nobiltà polacca. Così, scomparsa la dinastia degli Jagelloni, il paese non riuscì più a rimanere unito e perse potere, subendo la suddivisione dei suoi territori a favore di Austria, Russia e Prussia (nel corso del 1700).

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