La retorica ha radici lontane, veniva utilizzata nella cultura della Grecia antica e fu trattata anche da Aristotele.
L'obiettivo della retorica è quello di persuadere l'interlocutore attraverso un discorso (il termine significa appunto "arte del dire").
Convincere un'altra persona utilizzando alcune particolari forme nel discorso, porre una domanda e subito dare una risposta, rendere ovvia l'argomentazione che l'oratore (colui che parla) vuole trasmettere a chi ascolta.
Aristotele scriveva che la retorica è "la facoltà di scoprire il possibile mezzo di persuasione riguardo a ciascun soggetto". Un'arte, uno studio, un metodo, per poter far passare la propria idea come giusta, come inconfutabile.
Storicamente la retorica era costituita da cinque parti:

In pratica, la retorica aiuta a rendere più efficace quello che si vuole dire o scrivere.
Ora veniamo al secondo punto: che cos'è la domanda retorica?
Quando qualcuno pone una domanda retorica (che è una delle figure retoriche), in realtà non cerca una risposta, perché questa è già implicita oppure è talmente ovvia che non serve aggiungere altro.Leggiamo qualche esempio di frase, domanda retorica
- Stai giocando a calcio? (una persona chiede ad un'altra mentre questa si trova in un campo di calcio con il pallone tra i piedi)
- Ti sei tagliata i capelli? (chiesto ad una donna con i capelli rasati)
- Sei a casa? (telefonando ad una persona, sul suo numero di casa)
- Hai sete? (chiesto ad una persona che sta bevendo)
- Sei arrivato? (chiesto ad una persona che bussa alla nostra porta)
E così via. Gli esempi sarebbero tantissimi, e leggendoli ci accorgiamo di quante domande retoriche caratterizzano le nostre giornate, gli incontri di tutti i giorni, le telefonate con amici e parenti.