Pubblicato il 05/05/15e aggiornato il

Aggettivi qualificativi: Comparativo e Superlativo, spiegazione

Oggi trattiamo un argomento interessante della grammatica italiana: gli aggettivi qualificativi, molto diffusi e utilizzati da tutti quasi ogni giorno.
Probabilmente non ci rendiamo conto, quando parliamo o scriviamo, ma dietro quelle paroline si nascondono delle regole ben precise.

L'aggettivo qualificativo è suddiviso in tre gradi: Positivo, Comparativo e Superlativo.
Cerchiamo di capirne le differenze con una spiegazione semplice e alcuni esempi.

Il primo grado, quello Positivo, ci mostra l'aggettivo così com'è, nella sua forma più semplice.
Per esempio, sono aggettivi qualificativi di grado Positivo: buono, bravo, cattivo, grande, alto, magro, basso e così via.

Quando e come si usa il Comparativo?

Il secondo, il Comparativo, può presentarsi sotto tre forme differenti:
  • di Uguaglianza
  • di Maggioranza
  • di Minoranza
Comparativo di uguaglianza

Si utilizza quando due persone, due esseri viventi o due oggetti, hanno la stessa caratteristica, sono uguali per quanto riguarda un certo tipo di "pregio" o "difetto". In pratica si fa un paragone tra il primo termine e un secondo termine e si usa il comparativo di uguaglianza quando i due hanno la stessa qualità, in misura uguale.

Frasi d'esempio
  • Sara è alta come Giulia
  • Antonio è tanto bello quanto Marco
  • Lucia è (così) carina come Samantha
  • La mia tenda è grande come quella di mio fratello
Comparativo di Maggioranza

In questo caso abbiamo due termini di paragone, dove il primo è, in qualche modo, superiore al secondo, cioè possiede una qualità migliore rispetto all'altro.

Esempi "più... di"
  • Sara è più alta di Giulia
  • Antonio è più bello di Marco
  • Lucia è più carina di Samantha
  • La mia tenda è più grande di quella di mio fratello
  • In Europa il calcio è più popolare del baseball
Come potete notare, si inserisce, tra i due nomi (termini di paragone), la forma "più... di", con l'aggiunta dell'aggettivo al posto dei puntini. Ma si potrebbe anche utilizzare "più... che" nel caso il paragone sia tra più aggettivi, verbi, avverbi... anziché tra due persone, due oggetti.

Esempi "più... che"
  • Quel cane è più largo che lungo (con due aggettivi)
  • Giocare è più divertente che studiare (con due verbi)
  • Fa più caldo qui che lì (con due avverbi)
  • Sei più bravo con me che con lui (con i pronomi)
  • Qui ci sono più libri che che giochi (con le quantità)
Comparativo di Minoranza

Qui siamo di fronte a due termini di paragone, dove il primo è, in qualche modo, inferiore al secondo.

Esempi "meno... di"
  • Sara è meno alta di Giulia
  • Antonio è meno bello di Marco
Esempi "meno... che"
  • Quel cane è meno largo che lungo (con due aggettivi)
  • Giocare è meno divertente che studiare (con due verbi)
(provate voi a trasformare gli altri esempi, elencati nel comparativo di maggioranza)

Quando e come si usa il Superlativo?

Eccoci giunti all'ultimo grado degli aggettivi qualificativi. Anche in questo caso dobbiamo fare una distinzione, tra Superlativo relativo e Superlativo assoluto. Vediamone uno alla volta.

Superlativo Relativo

Viene utilizzato quando, in un gruppo di persone o un insieme di oggetti, uno di loro (o essi) ha una qualità superiore o inferiore a tutti gli altri. Sarà più semplice con qualche esempio

Frasi d'esempio
  • La tua torta è la più gustosa di tutte (le torte)
  • In estate c'è il giorno più lungo dell'anno
  • Lisa è la più giovane della famiglia
  • Mirco è il meno attento della classe
  • La piantina qui sotto è la più piccola del giardino
  • Questa castagna è la meno cotta del cesto
Chiaro, no? In pratica è come fare una classifica all'interno di un gruppo di persone o cose e indicare chi (o cosa) abbia una qualità superiore o inferiore rispetto agli altri (che siano persone oppure oggetti).

Superlativo Assoluto

Beh, qui entriamo nel "top", nel massimo grado, assoluto. In pratica non si giudica una qualità di una persona (o di un oggetto) in base alle altre persone (o agli altri oggetti) di un gruppo (o di un insieme). Non si fanno più paragoni, non c'è un confronto con altri.

Ecco qualche frase, giusto per capire meglio.
  • Ieri è stata una giornata caldissima
  • Tu sei bellissima!
Ma sono superlativi assoluti anche questi:
  • Ieri è stata una giornata molto calda
  • Tu sei incredibilmente bella!
  • Sono straricco
  • Sono arcicontento
Possiamo aggiungere all'aggettivo il finale "-issimo" o "-issima":
bella bellissima, caldo caldissimo, grande grandissimo.

Oppure, lasciare l'aggettivo così com'è e aggiungere prima una parola che aumenta il grado: "molto", "immensamente", "estremamente", o anche i prefissi "stra-", "arci-", "iper-", "super-".

Casi particolari di comparativi e superlativi

Attenzione! Esistono alcuni aggettivi per i quali si possono utilizzare altre forme, diverse da quelle fin qui descritte:


Frasi d'esempio
  • Il mio panino è più buono del tuo --> Il mio panino è migliore del tuo
  • Marco è il più piccolo della famiglia --> Marco è il minore della famiglia
  • Questa pasta è buonissima --> Questa pasta è ottima
  • Ho visto il più brutto film di quel regista --> Ho visto il peggior film di quel regista
  • Il nostro appartamento si trova al piano più basso --> Il nostro appartamento si trova al piano inferiore
Potresti esercitarti scegliendo due nomi a caso o due animali e decidere la qualità da inserire in una frase per fare un paragone (ad esempio: "cane" e "gatto" con "veloce"). Prova a scrivere le varie forme, ricordando i casi illustrati in questa pagina.


2 commenti:

Scrivi un commento qui sotto