Pubblicato il 01/12/15e aggiornato il

Rimpianto o rimorso? Che differenza c'è?

Due termini che spesso utilizziamo, a volte anche in modo improprio, e che sentiamo pronunciare da altri.

Quando è meglio usare l'uno e quando l'altro? Qual è la differenza (e non "Qual'è", mi raccomando) tra "rimpianto" e "rimorso"?

Come al solito iniziamo con una bella rinfrescata, aprendo quell'oggetto misterioso che quasi tutti noi abbiamo in casa, il dizionario.

Nel vocabolario della lingua italiana leggiamo le seguenti definizioni:
  • Rimorso (accento sulla "o")
    Singolare maschile.
    Consapevolezza tormentosa del male commesso.
    Sinonimo: pentimento.
    (Esempi: il rimorso della coscienza, il rimorso delle nostre colpe non ci lascia mai, non provo alcun rimorso).
    Ma può anche essere utilizzato in questo modo: ho rimorso di averti fatto cadere a terra. Come un rincrescimento, un dispiacere per un'azione fatta.
  • Rimpianto
    Singolare maschile.
    Ripensamento nostalgico e doloroso, o suggerito da un senso di rammarico e d'insoddisfazione, rivolto a persone o vicende irrimediabilmente passate e perdute.
    Sinonimo: rammarico.
    (Esempi: il rimpianto del padre perduto, non è il momento di lasciarsi andare con i rimpianti, non ho alcun rimpianto).
    Un'altra definizione, come aggettivo: ripensato con amara nostalgia (esempi: gli anni della giovinezza rimpianti).
Bene, ora che abbiamo una visione generale delle due parole con le definizioni specifiche supportate da alcune frasi d'esempio, possiamo iniziare a capire la differenza.

In pratica il RIMORSO è un pentimento per qualcosa che in passato si è fatto o detto e che invece non avremmo mai voluto fare o dire. Pensiamo alla perdita di un genitore e al rimorso per avergli detto "Ti odio".

Al contrario, il RIMPIANTO è una forma di dispiacere per non aver potuto (o voluto) fare o dire, in passato. Per meglio comprendere, distinguere i due termini, pensiamo all'esempio di prima: dopo aver perso una mamma o un papà o un nonno, potremmo avere il rimpianto per non avergli mai detto "Ti voglio bene".
  • Rimorso: fatto o detto qualcosa --> conseguenza: pentimento.
  • Rimpianto: non fatto o non detto qualcosa --> conseguenza: rammarico.
Mi pare abbastanza chiaro, no?

Se non avete ancora capito la differenza, provate a rileggere sia le definizioni del vocabolario che le conclusioni finali.

Infine, se vogliamo, potremmo anche passare ad un aspetto più filosofico ed emotivo:

Cos'è meglio, avere rimorsi o avere rimpianti?

Vi lascio con questo eterno enigma, la cui risposta sarà sicuramente condizionata dal tipo di carattere che ognuno di noi ha, dal proprio stile di vita (buttarsi su tutto senza paura o pensarci molto prima di fare qualcosa?).


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