Pubblicato il 25/06/20e aggiornato il

Il complemento oggetto (o diretto). Grammatica

Bene, ora che conoscete alla perfezione i predicati nominali e verbali (per un ripasso leggi a fine pagina) possiamo entrare nel mondo del complemento oggetto (o diretto).

In una frase riconosciamo un soggetto (chi?), un verbo (cosa fa, come è?) ma poi servirà anche trovare il "che cosa?".

Come al solito sarà più facile partendo da alcune frasi di esempio.

Al primo posto mettiamo il soggetto, poi il predicato verbale e per ultimo l'oggetto.
  • Il sarto ("chi") cuce ("verbo") un vestito ("oggetto")
    In pratica, "che cosa" cuce il sarto? Il vestito!
  • Papà legge i fumetti
  • L'elettricista ripara la presa di corrente
  • La mamma guida l'automobile
  • La TV trasmette i cartoni animati
  • Il cuoco frigge le patate
  • La zia ascolta la musica
Provate a leggere le frasi qui sopra senza l'oggetto, cioè leggendo solo soggetto e verbo (ad esempio, "La TV trasmette", "La mamma guida").
Non vi pare che manchi qualcosa per completare la frase, in modo che abbia un significato?
Eh, già. abbiamo bisogno di una terza parte, cioè il complemento oggetto ("i cartoni animati", "l'automobile" e così via).

Lo dice proprio la parola, "complemento", qualcosa che completa, che fa complemento.

Un attimo, però.
L'oggetto non deve per forza essere un qualcosa, un oggetto; potrebbe anche essere una persona, un animale.

Vediamo qualche esercizio:
  • La mamma imbocca il figlioletto
    In pratica, "chi" imbocca la mamma? Il figlioletto!
  • Il dottore visita il paziente
  • Il contadino coltiva il grano
  • Marco saluta Maria
  • Il pallavolista schiaccia il pallone.
  • Lucia porta a spasso il cane
  • Mariagrazia chiama la sorella
Ora possiamo notare un particolare interessante.
Il complemento oggetto è sempre preceduto da un articolo (determinativo o indeterminativo: il, i, un, eccetera...). Non trovate mai, insieme, una preposizione (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra), che invece servirà per altri tipi di complemento.

Per questo il complemento oggetto viene anche detto "complemento diretto".

La ragazza riempie la bottiglietta
Ci sono alcune eccezioni. Vediamole, iniziando da frasi di esempio.
  • Il nonno beve del vino
  • Manuel legge dei fumetti
  • Francesco mangia della frutta
  • Il falegname ripara dei mobili
Qui, dopo il predicato verbale, vedete le parolette "del", "dei", "della".
Questi complementi, a che domanda rispondono?
Esatto, rispondono alla domanda "Che cosa?".

Perciò sono anche loro dei complementi oggetti. In questo caso il loro significato è lo stesso di "alcuni" ("mobili"), "un po'" ("di frutta", "di vino").

Sono infatti articoli partitivi (e non preposizioni articolate). Significano "un po'", "alcuni", "diversi", "una certa quantità di"... .

Ancora un passo in avanti. Attenzione.
Io bevo un bicchiere di latte
Che cosa bevo? Il latte.
Il complemento oggetto è il "latte"?
No, il complemento oggetto è "un bicchiere", perché questo segmento è direttamente unito al predicato verbale "bevo".
Invece, "di latte" è una specificazione del complemento oggetto.

Esercizi, prova a completare le seguenti frasi:
  • L'arciere tira.....
  • Il fiume attraversa.....
  • Domenico ascoltava......
  • La pioggia bagna......
  • Sto cercando......
  • Gli alunni studiano.....
Un altro esercizio: completate ogni frase inserendo un complemento oggetto, rispondendo a due domande diverse ("Chi?" e "Che cosa?"). La prima la potete vedere come un esempio:
  • Lo studente saluta.... (chi?) ... la maestra
    Lo studente saluta.... (che cosa?) ... la scuola
  • Christian guarda... (chi?) ...
    Christian guarda... (che cosa?) ...
  • Aldo accarezza... (chi?) ...
    Aldo accarezza... (che cosa?) ...
Infatti, in una frase (in una proposizione) vi possono essere diversi complementi oggetto.

Facciamo un ultimo sforzo e vediamo il caso di complementi oggetto come pronomi.
Esempi:
  • Il dentista lo visiterà domani
    "lo" chi? -- > Lui
    Come dire "Il dentista domani visiterà lui", quindi "lo" ("lui") è il complemento oggetto, è il destinatario dell'azione, del verbo visitare, mentre "Il dentista" è il soggetto.
Visto? L'oggetto potrebbe anche essere "nascosto". Proviamo con altri esempi:
  • La mamma mi regalò un libro ("mi" -- > a me)
    la mamma è il soggetto, io il complemento oggetto
  • Ti manderò un messaggio ("Ti" -- > a te)
    Io sono il soggetto, tu il complemento oggetto
  • Gli prescrisse il farmaco ("gli" -- > a lui)
  • Le diremo tutto ("Le" -- > a lei)
  • Renato vi aiuta ("vi" -- > a voi)
Chiaro, no? Ottimo lavoro!

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