Pubblicato il 11/03/21e aggiornato il

Il Triangolo di Tartaglia. Spiegazione ed esercizi

Finora abbiamo visto la risoluzione di operazioni abbastanza semplici nel mondo algebrico dei monomi e dei polinomi. Magari con una potenza bassa, alla seconda o alla terza.

Bene, ma come si può risolvere facilmente un binomio con esponente superiore, elevato alla quarta, alla quinta, alla sesta, e così via?

Per nostra fortuna, nel corso della storia, sono vissuti personaggi straordinari che hanno preso la matematica e l'hanno "rivoltata come un calzino", rendendo la vita dei posteri un po' più serena.

Sommario

Il Triangolo di Tartaglia, introduzione


In questa pagina vi scrivo qualcosa sul Triangolo di Tartaglia, particolarmente utile per calcolare i coefficienti delle potenze di (a + b) ⁿ, dove "n" è l'esponente del nostro binomio.

Pensiamo ad esempio a questi tre monomi:
  • (a + b) ⁴
  • (a + b) ⁵
  • (a + b) ⁶
Sembrerebbero alquanto complicati... e invece con un piccolo stratagemma si risolvono in pochi secondi.

Prima di procedere, però, è d'obbligo un omaggio biografico all'autore di questo trucchetto matematico.
Il matematico italiano, famoso per l'omonimo "triangolo" e per aver risolto le equazioni di terzo grado con una formula risolutiva, Niccolò Fontana, soprannominato "Tartaglia" per via della sua balbuzie, è nato a Brescia (in Lombardia) nel 1499 circa ed è morto a Venezia (nel Veneto) nel 1557, all'età di 58 anni.
Perfetto, possiamo passare oltre introducendo il Triangolo di Tartaglia:

Lavagna con esempio di Triangolo di Tartaglia
Il Triangolo di Tartaglia


Come potete notare, nello schema presente in lavagna, abbiamo una piramide di numeri che partono dall'1 e che crescono andando verso il basso. A destra, ad ogni riga corrisponde un valore di "n", ossia l'esponente del binomio.

Per n=0 c'è l'1, per n=1 c'è la sequenza 1 1, per n= 5 la sequenza 1 5 10 10 5 1, e così via, si potrebbe continuare anche per n=6, n=7, eccetera.

Come si costruisce il Triangolo di Tartaglia


Sapete come si realizza questa piramide? Non è complicato, anzi, è pure divertente, come alcuni giochi dell'enigmistica o indovinelli di logica.

Iniziando dall'alto, ogni numero non è altro che la somma dei due numeri inseriti sopra di esso in diagonale.

Prendiamo ad esempio il 3, questo si trova al di sotto dei numeri 1 e 2, e la loro somma dà appunto 3.
Così come il 5 è dato dal 4 + 1 della riga precedente e il 10 dal 5+5.
Se volessimo continuare il triangolo con un'altra riga, avremo ai margini (destro e sinistro) sempre il numero 1 e poi, partendo da sinistra verso destra: 6 (dal 5+1), 15 (dal 5+10), 20 (da 10+10), 15, 6.

Chiaro, no? Sì? Bene, continuiamo.

A cosa serve, come si utilizza il Triangolo di Tartaglia


In pratica, in base all'esponente ("n") del nostro binomio otteniamo subito i coefficienti corrispondenti nel triangolo (quelli presenti nella stesse riga).

Vediamo qualche esempio.

Per un binomio del tipo (a+b)² , dove n=2, guardando lo schema notiamo che nella riga di n=2 ci sono i numeri 1 2 1, che sono i tre coefficienti che ci serviranno per la risoluzione del quadrato del binomio.
Infatti (a+b)² è uguale a: (a² + 2ab + b²), che presenta appunto i coefficienti 1 2 1 (ovviamente, come ben sapete, il coefficiente è sottinteso, quindi si può anche non mettere.

Tuttavia, se volete avere un quadro più chiaro potete scriverli, in questo modo  (1a² + 2ab + 1b²).

Proviamo con un esercizio più difficile.
  • (a + b) ⁴
Quindi, n=4 e nel Triangolo di Tartaglia corrisponde alla sequenza 1 4 6 4 6 1, come potete vedere qui sotto:

Triangolo di Tartaglia con esponente 4
Non ci resta che riscrivere i coefficienti davanti ai vari monomi:
  • (a + b) ⁴  = a⁴ + 4a³b + 6a²b² + 4ab³ + b⁴
Nota bene: l'esponente di "a" in "ab" decresce: 4, 3, 2, 1, mentre quello di "b" cresce: 1, 2, 3, 4.

Proviamo anche con
  • (a + b) ⁵
  • n= 5, perciò i coefficienti sono: 1 5 10 10 5 1
  • li inseriamo nel nostro polinomio:
    a⁵ + 5a⁴b + 10a³b² + 10a²b³ + 5ab⁴ + b⁵
Hai capito il buon vecchio Tartaglia.. .

Così è molto più facile risolvere questi binomi elevati ad una potenza maggiore del solito 2 e 3.

Come si comportano le potenze nei vari monomi


Basta inserire all'inizio e alla fine del risultato le due lettere (a e b) con l'esponente "n".

In mezzo inseriamo i nostri coefficienti e la parte letterale (ab) facendo decrescere l'esponente di "a" e facendo crescere l'esponente di "b" (osservate gli ultimi due esercizi, notate la sequenza di esponenti in "ab", con "a" in decrescita e "b" in crescita?).

E il gioco è fatto, si risolve un binomio complesso in pochi secondi.

Se avete dubbi, domande, scrivete pure qui sotto!

2 commenti:

  1. fino alla 4° riga la lettura trasversale del triangolo corrisponde a 11 elevato a 2,3,4.
    E' una coincidenza o c'è una logica che mi sfugge ????

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    1. Salve, il Triangolo di Tartaglia è davvero straordinario e non basterebbe una pagina per descrivere tutte le sue particolarità.
      Nel caso da lei segnalato, ha ragione, ma... c'è un "ma":
      11⁵ fa 161.051, che non corrisponde alla 5° riga del triangolo. Giusto. Tuttavia, prendendo quei numeri della 5° riga (1, 5, 10, 10, 5, 1) e utilizzandoli come coefficiente delle potenze di 10, si ha:
      1x10⁵ + 5x10⁴ + 10x10³ + 10x10² + 5x10¹ + 1x10⁰ =
      = 100.000 + 50.000 + 10.000 + 1000 + 50 + 1 = 161.051, cioè 11⁵.
      Buon proseguimento.

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