Proviamo oggi a scoprire la storia dell'architettura, in modo semplice e chiaro, con un breve riassunto. Già.. un'impresa non certo facile, poiché servirebbero anni per descriverne tutte le meraviglie e gli stili. Difficile, quindi, ma non impossibile; vediamo cosa riusciamo a "tirar fuori".
Cos'è l'architettura
L'architettura è una forma d'arte molto diffusa. Si distingue dalla semplice costruzione perché cerca non solo di essere utile, ma anche bella.
Un esempio è il Palazzo della Signoria a Firenze: è maestoso, solido nella parte bassa, elegante in alto e sormontato da una torre alta e imponente.
Oltre a essere bello, è anche funzionale: essendo stato un palazzo pubblico nel Medioevo, è stato costruito per difendersi bene, con poche aperture nella parte bassa e una torre da cui si poteva controllare tutto.
È un edificio tipico dell’epoca dei Comuni, in cui le città italiane si governavano da sole.
Architettura e ambiente
Un edificio non è mai isolato: è sempre inserito in un paesaggio o in una città.
Quando osserviamo un’opera architettonica, dobbiamo anche vedere se si armonizza con l’ambiente che la circonda oppure se crea un contrasto.
Per capire davvero un edificio, dobbiamo guardarlo da fuori e da diverse angolazioni, ma anche camminarci dentro, per scoprire come cambia la nostra percezione da una stanza all’altra.
Architettura e società
Un edificio è fatto per servire l’uomo: deve rispondere ai suoi bisogni, sia personali che sociali.
Per questo motivo, l’architettura ci racconta molto sulla società che l’ha creata.
Ad esempio, i palazzi della Mesopotamia antica erano enormi, come piccole città. Questo ci conferma che quella era una società monarchica e potente, governata da un re assoluto.
Le piramidi egizie
Anche le piramidi d’Egitto ci parlano della mentalità dell’epoca: erano tombe gigantesche, fatte per durare per sempre.
Contenevano il corpo del faraone mummificato, insieme a oggetti e cibo per la vita dopo la morte.
Questo ci mostra che gli Egizi vedevano il loro re come un dio destinato a vivere per sempre.
L’architettura oggi
Anche l’architettura moderna riflette i bisogni della nostra società.
Edifici come scuole, ospedali, uffici pubblici, fabbriche o chiese moderne sono progettati per farci sentire a nostro agio e per facilitare le attività quotidiane.
Il grattacielo
Il simbolo dell’architettura moderna è il grattacielo.
In città dove non c’è spazio per costruire in larghezza, si costruisce in altezza.
Così si possono creare tanti ambienti su più piani, organizzando meglio il lavoro, anche grazie alla tecnologia.
Lo stile nell’architettura
I Greci
Ogni epoca e luogo ha uno “stile” architettonico, cioè delle forme tipiche.
Nell’antica Grecia, le costruzioni erano rettangolari, con colonne tutto intorno, travi orizzontali sopra le colonne e tetti a spiovente.
All’inizio lo stile era “dorico”, con forme robuste e semplici.
Poi nacque lo stile “ionico”, con colonne più slanciate e capitelli decorati.
Infine arrivò lo stile “corinzio”, ancora più ricco e dettagliato.
I principali edifici greci erano templi e teatri, armoniosi nelle proporzioni, anche se non enormi.

Paestum, Tempio di Atena (Cerere)
Qui sopra in foto: il tempio greco a Paestum, per anni chiamato "Tempio di Cerere", ma che in realtà era dedicato ad Atena. Questa scoperta è stata resa possibile grazie ai ritrovamenti di diverse statuette ispirate appunto ad Atena. L'edificio risale al 500 a.C. circa.
I Romani
I Romani invece preferivano le forme curve.
Usavano l’arco e la volta, appoggiati a pilastri. Lo vediamo negli archi trionfali, che slanciano le aperture verso l’alto.
Molti edifici romani hanno pianta circolare o ellittica, come il Pantheon o il Colosseo.
I muri esterni erano divisi in piani decorati con colonne di vari stili: dorico, ionico, corinzio.
Inoltre i Romani inventarono la cupola.
Ci hanno lasciato templi, teatri, anfiteatri, terme e basiliche.
Il Medioevo
Intorno all’anno 1000 si sviluppa lo stile romanico.
Le basiliche vengono rinforzate per sostenere i pesanti tetti in pietra: al posto delle colonne si usano pilastri robusti.
Lo stile romanico lombardo è molto famoso, sia per le chiese che per i palazzi comunali.
Nel nord della Francia nasce poi la cattedrale gotica, che usa archi a punta (detti ogivali) e si sviluppa in verticale, con forme più leggere e slanciate.
Il Rinascimento
Nel Rinascimento (1400–1500), si ritorna all’ordine e all’armonia, ispirandosi all’antichità.
Chiese e palazzi tornano ad avere uno sviluppo orizzontale e sono divisi per piani.
Le facciate diventano importanti.
Architetti come Brunelleschi, Bramante e Michelangelo usano e perfezionano la cupola.
Il Barocco
Nel Seicento nasce il barocco, uno stile ricco di fantasia.
Le costruzioni sono molto movimentate, con parti che sporgono e rientrano.
Le chiese hanno spesso un unico grande spazio interno, volte affrescate con effetti prospettici e molte decorazioni.
Il Neoclassico e l’età moderna
Nel 1800 nasce il neoclassico, che riprende le forme dell’architettura greca.
Poi, nel tempo moderno, l’architettura cambia ancora, perché nascono nuovi bisogni e nuove tecnologie.
Si cercano soluzioni pratiche, ma anche nuove forme per il presente e il futuro.
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