Pubblicato il 02/09/25e aggiornato il

Acari spiegati in modo semplice: caratteristiche e specie

Gli Acari sono un gruppo di Aracnidi che popolano i più diversi ambienti naturali, dal suolo all’acqua, fino agli organismi viventi. 

Esistono migliaia di specie, alcune molto importanti per l’agricoltura, altre per la medicina umana e veterinaria, poiché possono essere parassiti o veicoli di malattie.

Struttura degli acari

Rispetto agli altri Aracnidi (come ragni e scorpioni), gli Acari hanno subito profonde modifiche: sono molto piccoli e la parte posteriore del corpo è accorciata.

Il corpo, di solito tozzo e tondeggiante, è formato da segmenti fusi tra loro e difficilmente distinguibili. Si possono però riconoscere due regioni principali:

  • il proterosoma (parte anteriore), che porta i cheliceri, i pedipalpi e le prime due paia di zampe;
  • l’isterosoma (parte posteriore), che comprende le altre due paia di zampe e i segmenti successivi.

Nella parte anteriore si trova lo gnatosoma, che porta i cheliceri e i pedipalpi, organi fondamentali per nutrirsi. I cheliceri possono avere forma di uncino, di pinza oppure di stiletti perforanti, a seconda della specie. Anche i pedipalpi hanno forme diverse e partecipano alla funzione della bocca.

Il corpo e le zampe sono spesso ricoperti di setole o peli, talvolta molto lunghi. Alcuni acari possiedono occhi semplici, mentre altri ne sono privi ma sono comunque sensibili alla luce (senso dermo-ottico).

Gli organi interni sono semplificati a causa delle ridotte dimensioni:

  • la respirazione può avvenire tramite trachee o, in assenza di queste, attraverso la superficie del corpo;
  • il sistema circolatorio può essere molto ridotto, fino alla scomparsa del cuore e dei vasi.

Il ciclo vitale inizia con una larva a sei zampe, che dopo la prima muta diventa protoninfa, con otto zampe. Seguono altri stadi (deutoninfa, tritoninfa) prima dell’adulto. Alcuni di questi passaggi possono mancare e tra una fase e l’altra possono esserci stadi immobili, durante i quali l’organismo si riorganizza internamente.

Struttura di un acaro
La struttura dell'acaro si differenzia dagli altri Aracnidi, come ad esempio i ragni


Acari e parassitismo

Gli Acari sono presenti ovunque vi sia materiale organico. Alcuni vivono liberamente, altri sono parassiti di piante, insetti o vertebrati. Alcuni convivono con gli ospiti senza arrecare danno (commensali).

Esistono circa 2.500 specie in acqua dolce e un centinaio in ambiente marino.

  • In mare: vivono gli Halacaridi, per lo più predatori.
  • In acqua dolce: si trovano gli Idracnidi (Hydrachnidia), spesso colorati e capaci di nuotare grazie a fitte setole sulle zampe.
  • Nel suolo: gli Oribatei si trovano nell’humus dei boschi e tra i muschi, nutrendosi di alghe, funghi e polline.
  • Trombididi: in Italia sono comuni Allothrombidium fuliginosum (4-5 mm, vellutato, rosso scarlatto) e Trombidium holosericeum (colore rosso cinabro), entrambi facilmente visibili.

Parassiti delle piante

Molti Acari sono parassiti pericolosi in agricoltura.

  • I Tarsonemidi (genere Tarsonemus) danneggiano numerose piante coltivate.
  • Il ragnetto rosso dei fruttiferi (Panonychus ulmi, un tempo chiamato Metatetranychus ulmi) rovina le foglie di melo, vite e altre piante.
  • Tetranychus urticae (ragnetto rosso comune, già Tetranychus althaeae) provoca disseccamenti su molte colture.
  • Nei cereali e nelle farine è molto diffuso l'Acaro della farina (Acarus siro), appartenente agli Sarcoptiformi.

L’acariasi del grano

Nei testi più antichi venivano citati due acari legati ai cereali:

  • Pediculoides graminum, oggi riconosciuto con il nome aggiornato di Siteroptes cerealium, che vive su graminacee e cereali.
  • Pediculoides ventricosus, noto per provocare acariasi del grano, una dermatite pruriginosa che colpiva i lavoratori a contatto con sacchi di cereali infestati.

👉 Nota per studenti: questi nomi riflettono la classificazione usata in passato. Oggi si preferisce parlare di Siteroptes cerealium, ma è utile ricordare le vecchie denominazioni per comprendere testi e manuali meno recenti.

Parassiti dei vertebrati

  • Sulle penne degli uccelli vivono numerosi piccoli acari (Sarcoptiformi) che si nutrono di frammenti di piume, cellule morte e grasso della pelle.
  • Il pidocchio del pollo (Dermanyssus gallinae) succhia il sangue degli uccelli di notte e si nasconde nelle fessure di giorno.
  • La zecca dei colombi (Argas reflexus) raggiunge fino a 8 mm e può pungere anche l’uomo.
  • La zecca comune (Ixodes ricinus) infesta molti mammiferi, compreso l’uomo, ed è frequente nei cani. Può trasmettere malattie come la malattia di Lyme.
  • Altre zecche diffuse in Italia sono Rhipicephalus sanguineus (zecca del cane) e Hyalomma aegyptium, la cui femmina può raggiungere i 2 cm.

Parassiti dell’uomo

  • Il Demodex folliculorum, lungo 0,3-0,4 mm, vive nei follicoli piliferi e nelle ghiandole sebacee del volto (specialmente vicino al naso). È presente nella maggior parte della popolazione umana, di solito senza causare problemi.
  • Ben più pericoloso è il Sarcoptes scabiei, l’acaro della scabbia, che scava gallerie nella pelle provocando la malattia detta scabbia.
Con questo ultimo paragrafo abbiamo terminato il nostro viaggio nel mondo degli acari, sperando di aver spiegato in modo semplice l'argomento.

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